Gli edifici nZEB (acronimo di Nearly Zero Energy Building) rappresentano una delle più grandi rivoluzioni del mondo dell’edilizia moderna. Si tratta di costruzioni progettate per consumare pochissima energia e, al tempo stesso, produrne una parte significativa in modo autonomo, grazie all’integrazione di impianti fotovoltaici e soluzioni rinnovabili. Non si parla più soltanto di efficienza energetica, ma di una vera e propria filosofia costruttiva, in cui l’edificio diventa un sistema attivo, capace di dialogare con l’ambiente e ridurre quasi a zero il proprio impatto ambientale.

Cosa sono gli edifici nZEB

Un edificio nZEB è, per definizione, un edificio ad altissima prestazione energetica, in cui il fabbisogno di energia è estremamente basso e coperto in misura significativa da fonti rinnovabili, preferibilmente prodotte in loco.
La direttiva europea 2010/31/UE ha introdotto questo concetto imponendo che tutti i nuovi edifici, pubblici e privati, rispettino requisiti di quasi-zero consumo. In Italia, il recepimento di tale normativa ha portato all’emanazione del D.M. 26 giugno 2015 (“Requisiti minimi”), che definisce in dettaglio i criteri tecnici per qualificare un edificio come nZEB.

Oggi tutti gli edifici di nuova costruzione devono rispettare questi standard, e sempre più interventi di ristrutturazione importante vengono orientati in questa direzione. Gli edifici nZEB non sono quindi un’eccezione d’avanguardia, ma una nuova norma costruttiva destinata a diventare lo standard.

Come si progetta un edificio nZEB

Realizzare un edificio nZEB significa ripensare il progetto fin dalle fondamenta. Ogni elemento (dalla forma architettonica all’orientamento, dai materiali isolanti alla ventilazione) contribuisce all’equilibrio energetico complessivo.
Il punto di partenza è ridurre il fabbisogno: isolare termicamente l’involucro, limitare le dispersioni, sfruttare gli apporti solari naturali e la ventilazione controllata. Una volta minimizzati i consumi, entra in gioco la produzione da fonti rinnovabili, principalmente tramite impianti fotovoltaici integrati e pompe di calore.

Il principio è semplice: produrre in loco l’energia necessaria per riscaldare, raffrescare e illuminare gli ambienti. L’edificio diventa così autosufficiente per gran parte dell’anno, con un bilancio energetico vicino allo zero e una notevole riduzione delle emissioni di CO₂.

Fotovoltaico integrato e design architettonico

Uno degli aspetti più interessanti degli edifici nZEB è l’integrazione architettonica del fotovoltaico, nota anche come BIPV (Building Integrated Photovoltaics).
Non si tratta di installare pannelli sopra il tetto, ma di utilizzare i moduli come parte strutturale e visiva dell’edificio: tegole fotovoltaiche, facciate attive, vetrate semitrasparenti, parapetti e frangisole che generano elettricità.

Oggi esistono moduli fotovoltaici di ogni forma e colore, in grado di armonizzarsi con l’architettura e, al contempo, massimizzare la superficie utile alla produzione energetica. L’integrazione del fotovoltaico consente non solo di ridurre la dipendenza dalla rete, ma anche di valorizzare esteticamente l’edificio, trasformando la sostenibilità in un elemento di design.

Le tecnologie chiave per gli edifici nZEB

Gli edifici nZEB combinano una serie di tecnologie innovative che lavorano in sinergia.
Oltre ai moduli fotovoltaici e alle pompe di calore, un ruolo cruciale è svolto dai sistemi di accumulo energetico, che permettono di immagazzinare l’energia prodotta durante il giorno e utilizzarla nelle ore notturne.

La domotica e i sistemi di gestione intelligente dell’energia (BEMS, Building Energy Management System) ottimizzano i consumi, regolano automaticamente luci, temperature e ventilazione, e favoriscono l’autoconsumo.
L’uso di materiali naturali ad alte prestazioni (come isolanti in fibra di legno o canapa) e l’adozione di sistemi di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore contribuiscono ulteriormente a ridurre il fabbisogno energetico complessivo.

In questo modo, l’edificio non è più un semplice contenitore abitativo, ma una macchina energetica efficiente e intelligente, progettata per mantenere nel tempo comfort e sostenibilità.

La normativa italiana sugli edifici nZEB

In Italia, il concetto di edifici nZEB è stato pienamente recepito attraverso una serie di decreti che definiscono i parametri di riferimento e le modalità di certificazione.
Oltre ai “Requisiti minimi” del 2015, il D.Lgs. 48/2020 ha aggiornato la normativa introducendo criteri ancora più restrittivi e prevedendo che, dal 2021, tutti i nuovi edifici siano a energia quasi zero.

Le Regioni hanno inoltre la possibilità di introdurre requisiti più stringenti. Alcune, come Lombardia ed Emilia Romagna, si sono già mosse in anticipo definendo standard nZEB per edifici pubblici e privati.
In parallelo, il sistema di certificazione energetica (APE) e gli incentivi fiscali, come quelli messi a disposizione grazie a fondi nazionali ed europei, hanno contribuito a diffondere la cultura dell’efficienza e della progettazione sostenibile.

I vantaggi degli edifici nZEB

I vantaggi di un edificio nZEB si misurano su più piani.
Sul piano ambientale, la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni è evidente: meno energia prelevata dalla rete significa meno combustibili fossili bruciati e un minore impatto sul clima.

Dal punto di vista economico, l’autoproduzione e l’autoconsumo consentono un forte risparmio sulle bollette, che nel tempo ripaga ampiamente l’investimento iniziale.
Infine, c’è il valore immobiliare: gli edifici ad alta efficienza sono più richiesti sul mercato e mantengono nel tempo un valore superiore rispetto a quelli tradizionali.

Gli nZEB non rappresentano quindi solo una scelta ecologica, ma anche una strategia intelligente di investimento a lungo termine.

Il futuro dell’edilizia è nZEB

Gli edifici nZEB sono il punto di incontro tra innovazione tecnologica, sostenibilità e comfort abitativo. In essi convergono materiali evoluti, sistemi intelligenti e un nuovo modo di pensare la progettazione.
Nei prossimi anni, con l’avanzare delle tecnologie e il calo dei costi dei sistemi fotovoltaici e di accumulo, il modello nZEB diventerà la norma per ogni nuova costruzione e ristrutturazione importante.

Progettare edifici a energia quasi zero significa immaginare città più pulite, resilienti e indipendenti, in cui ogni edificio diventa parte attiva del sistema energetico.

Se hai un progetto da realizzare o vuoi rendere più efficiente la tua casa dal punto di vista energetico, chiamaci o scrivici oggi stesso per una consulenza gratuita (trovi i nostri contatti cliccando qui).

In alternativa puoi venire a trovarci nel nostro studio a Giammoro, in via Nazionale, 31, in provincia di Messina.


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