Negli ultimi anni gli impianti solari non sono più soltanto un sistema di produzione di energia, ma vere e proprie infrastrutture digitali, connesse a reti intelligenti e integrate con sistemi IoT. Questo significa nuove opportunità, ma anche nuove sfide. Il tema della sicurezza dell’impianto fotovoltaico è diventato centrale: non riguarda più solo la protezione fisica dei pannelli, ma soprattutto la salvaguardia dei dati, delle connessioni e della continuità del servizio energetico.
Perché la sicurezza dell’impianto fotovoltaico è oggi una priorità
Un tempo, installare un impianto solare significava preoccuparsi di aspetti come la resa, l’esposizione al sole e la manutenzione periodica. Oggi lo scenario è cambiato: gli impianti fotovoltaici sono connessi a inverter intelligenti, applicazioni di monitoraggio da remoto e reti elettriche digitali. Questa interconnessione, che permette efficienza e controllo avanzato, espone però gli impianti a potenziali attacchi informatici. Le statistiche europee confermano che tra il 2020 e il 2022 il numero di attacchi informatici al settore energetico è iniziato ad aumentare, con oltre 1.100 casi globali nel solo 2022 che hanno coinvolto servizi di pubblica utilità. Inoltre, secondo il report di KnowBe4, nel 2023 il numero di incidenti relativi a OT/ICS nel settore energetico è stato triplo rispetto a qualsiasi altro settore, con un aumento delle minacce phishing e ransomware anche verso le utilities britanniche.
Minacce e vulnerabilità concrete
Un elemento allarmante riguarda il crescente numero di dispositivi solari esposti alla rete Internet senza protezione adeguata: secondo uno studio di Forescout, sono circa 35.000 i dispositivi fotovoltaici (inverter, data logger, gateway) esposti in Europa, soprattutto in Germania e Grecia, con 46 vulnerabilità note non ancora risolte. Questo numero enorme di dispositivi connessi e mal configurati rappresenta una porta d’ingresso ideale per cybercriminali a cui basta sfruttare firmware obsoleto o credenziali preimpostate.
Non solo vulnerabilità tecniche: anche le infrastrutture più grandi non sono immuni. In Spagna, ad esempio, si sta investigando se il blackout che ha causato la perdita improvvisa di 15 GW (pari al 60% dell’intero fabbisogno elettrico) a fine aprile 2025 possa avere anche una componente di debolezza cyber, soprattutto in impianti rinnovabili di piccola e media dimensione esposti in modo frammentato.
Sul fronte internazionale, il rischio è reale: nel 2015 in Ucraina un attacco coordinato ha portato all’interruzione dell’erogazione elettrica per 230.000 utenti, mostrando quanto possano essere gravi le conseguenze se si compromette la gestione di sottostazioni critiche.
Strategie integrate e concrete per garantire la sicurezza dell’impianto fotovoltaico
Per affrontare questi rischi, la sicurezza dell’impianto fotovoltaico va intesa come un processo sistemico basato su misure tecnologiche, organizzative e culturali. La protezione degli inverter, cuore digitale dell’impianto, richiede aggiornamenti firmware tempestivi e sistemi di autenticazione robusti. Inoltre, configurare reti dedicate e segmentate consente di preservare il sistema fotovoltaico da attacchi provenienti da ambienti meno protetti.
Il monitoraggio continuo, supportato da strumenti che generano alert in tempo reale, può fare la differenza tra un malfunzionamento e un attacco rilevato in tempo utile. Questo approccio è oggi più che mai necessario: nel settore rinnovabile, circa il 68% delle organizzazioni ha sperimentato almeno un incidente di sicurezza nell’ultimo anno, e in media affrontano 17 minacce mirate ogni settimana, con costi medi di circa 2,45 milioni di dollari per ogni breach.
Non bisogna sottovalutare poi l’aspetto umano: è grazie alla formazione che si riescono a contrastare oltre un terzo degli attacchi di phishing, come evidenziato da una riduzione significativa – dal 47,8% al 4% in un anno – tra i dipendenti di utility che hanno seguito programmi specifici. In parallelo, quasi il 70% dei professionisti del settore energetico ritiene che la cyber-security sia la maggior minaccia attuale per la propria azienda, e oltre il 70% prevede un aumento significativo degli investimenti in questo ambito.
Verso un futuro resiliente: smart grid, AI e preparazione europea
Guardando al domani, le smart grid rappresentano una frontiera decisiva, ma richiedono sistemi di sicurezza evoluti. L’intelligenza artificiale sarà sempre più utile, permettendo, per esempio, sistemi di manutenzione predittiva in grado di identificare anomalie ancor prima che emergano.
A livello comunitario, l’Unione Europea promuove esercitazioni su larga scala: l’esercizio “Cyber Europe”, che ha coinvolto oltre 1.000 esperti in simulazioni di attacchi su infrastrutture energetiche, ha mostrato quanto sia cruciale affinare la collaborazione tra stati membri e costruire piani di risposta coordinati.
Conclusione
In un contesto globale sempre più digitalizzato, la sicurezza dell’impianto fotovoltaico non è più un elemento opzionale, ma una componente strategica della sostenibilità. Proteggere l’infrastruttura significa difendere non solo l’impianto, ma l’intera rete energetica e la fiducia di chi la utilizza. Implementare tecnologie sicure, creare consapevolezza tra gli operatori e promuovere la collaborazione istituzionale sono passi fondamentali verso un’energia rinnovabile davvero resiliente.
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